Torta di mele allo yogurt e cannella, un dolce perfetto per una colazione sana e golosa. Facile e veloce da preparare.
Torta di mele allo yogurt e cannella
Dosi per 4 persone Preparazione: 25 min Tempo di cottura: 50 min Difficoltà: Facile
- 230 g di farina 00
- 40 g di frumina
- 160 g di zucchero
- 3 uova
- 50 ml di olio di semi di girasole
- 1 vasetto di yogurt
- 1 cucchiaino di cannella
- 1 bustina di lievito per dolci
- 4 mele
- succo di limone
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
Come si prepara la Torta di mele allo yogurt e cannella
- Sbucciate e tagliate due mele a cubetti piccoli, irroratele con il succo di limone e mezzo cucchiaio di zucchero di canna, mettete da parte. Tagliate le altre due mele a fettine, serviranno per la superficie, irroratele con il succo di limone e mettete da parte.
- Montate le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
- Aggiungete lo yogurt, olio, continuando a montare.
- Unite la farina, il lievito, amido e la cannella setacciati. Amalgamate sempre con le fruste elettriche senza far smontare il composto.
- Aggiungete le mele a tocchetti mescolando delicatamente con una spatola.
- Imburrate ed infarinate una tortiera da 28 cm di diametro, versate il composto al suo interno, aggiungete le fettine di mele su tutta la superficie e cospargete con un cucchiaio di zucchero di canna.
- Cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per 50 minuti circa (fate la prova stecchino se asciutto la torta è pronta).
- Sfornate e lasciare raffreddare la Torta di mele allo yogurt e cannella prima di servire.
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Propongo per questa ricetta, The Lady, un film biografico del 2011, diretto da Luc Besson, con Michelle Yeoh e David Thewlis.
Scheda film
Nazione e anno: FR, UK 2011
Genere: Biografico, Drammatico
Durata: 145 min
Regia: Luc Besson
Sceneggiatura: Rebecca Frayn
Attori: Michelle Yeoh, David Thewlis, William Hope, Sahajak Boonthanakit
Nel 1988 Aung San Suu Kyi, figlia del generale birmano assassinato dopo aver liberato dall’oppressione dell’impero britannico il suo Paese, lascia Oxford per ritornare in Birmania al capezzale della madre gravemente malata. Appassionatasi alle lotte democratiche per destituire il regime militare di Saw Maung, in nome di principi come il voto equo e la parità, Aung San Suu Kyi si candida alle elezioni, vincendole. Ma il sogno di divenire primo ministro si infrange contro la repressione sanguinaria dei militari che, rigetteranno l’esito delle urne, riportano il clima di terrore e la condannano agli arresti domiciliari, rifiutandole anche la possibilità di prendersi cura del marito, ammalatosi nel frattempo di cancro.